Ju-Jitsu

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JU JITSU madre di tutte le arti marziali giapponesi moderne, una delle arti marziali nipponiche maggiormente utilizzate durante i combattimenti corpo a corpo, prevedeva l’uso di tecniche anche molto violente.
Fu importata in Italia all’inizio di questo secolo da alcuni marinai che ne avevano appreso i rudimenti durante la navigazione in Estremo Oriente.
Il merito di averla proposta come disciplina autonoma si deve attribuire al M° Gino Bianchi che la divulgò in Italia a partire dal 1946, secondo un metodo personale più occidentalizzato.
Con il passare degli anni e con la crescente possibilità di viaggiare, il JU JITSU ha cominciato ad avvicinarsi sempre più alle origini anche se, proprio per la sua peculiarità, è stato erronamente identificato con la difesa personale.
Bisogna infatti precisare che l’orientamento filosofico del JU JITSU in generale non è combattivo ma ha sviluppato un considerevole grado di capacità di adattarsi alle possibili avversità per volgere a proprio favore; infatti, molto spesso il termine JU viene tradotto come “gentile”.
Questo però non deve trarre in inganno perchè utilizzando il principio dello squilibrio (Kuzushi), che può essere fisico o mentale,gli effetti degli attacchi percuotenti al corpo (Ate), delle lussazioni delle articolazioni (Kansetsu), delle proiezioni (Nage) e degli strangolamenti (Shime) vengono notevolmente ampliati ed eseguiti con il minimo impiego di forza.
Uno studio appropriato sulla posizione di prontezza (Zashin), sulla distanza corretta (Ma Ai) e del movimento circolare (Tai Sabaki) permette ad ogni persona sia giovane o meno giovane, uomo o donna, di avere molte possibilità di prevalere su eventuali attacchi.
Questa antica arte marziale giapponese a partire dal 2003, prevede anche nella FIJLKAM un ritorno all’agonismo, organizzato su competizioni ricalcate sui modelli internazionali che prevedono Campionati Europei con cadenza annuale, Campionati Mondiali con cadenza biennale ed i Wold Games con cadenza quadriennale.
Le competizioni sono organizzate su due formule:
– Il combattimento (fighting system);
– l’autodifesa (duo system), e si è cominciato con due Criterium interregionali.
L’esordio è avvenuto a Napoli il 26 ottobre 2003, dove il Comitato Regionale Campania, ha organizzato il 1° Criterium interregionale di fighting system.
Il 2° Criterium interregionale 2003, si è tenuto il 9 novembre a Genova ed è stato organizzato dal Comitato Regionale della Liguria.
Al Criterium di Napoli hanno partecipato circa 60 atleti e parecchie società provenienti dal Centro-sud, mentre a Genova, si sono affrontati una cinquantina di atleti di 10 Regioni.